Info by M&D
Dai prodotti in Memory Foam ci si aspetta un comfort ottimale. Per questo, i materiali e le lavorazioni devono garantire:
- Adeguata viscosità e ritorno lento
- Mantenimento delle prestazioni nel tempo
- Microclima corretto (gestione umidità e calore)
- Uniforme distribuzione della pressione
1) Viscosità e ritorno lento
Un’alta viscosità è indice di bassa resilienza e alta duttilità: il materiale assorbe i carichi adattandosi al profilo senza spingere in senso opposto (niente rimbalzi o oscillazioni) e torna gradualmente alla forma iniziale senza deformazioni permanenti.
Il comportamento percepito dipende sia dalla chimica del viscoelastico sia dall’abbinamento con la base di sostegno: il comfort è dato dal Memory in superficie, mentre la portanza e la stabilità sono affidate al poliuretano sottostante.
Ergonomia attiva: il Memory si modella con precisione millimetrica, permettendo a spalle e fianchi di “affondare” quanto basta e riempiendo le zone meno sporgenti. La colonna può così mantenere una postura più naturale e rilassata.
2) Microclima e traspirazione
Come lattice e poliuretani, il Memory è una schiuma a celle comunicanti: i movimenti notturni creano un leggero effetto pompa che favorisce il ricambio d’aria, limitando ristagni di calore e umidità. Lavorazioni aggiuntive (canalizzazioni, forature) amplificano l’effetto.
Considerando che una persona può perdere 500–700 g di liquidi a notte, la struttura cellulare e i rivestimenti devono facilitare lo smaltimento dell’umidità senza accumuli né raffreddamenti eccessivi della zona di contatto. Alcuni produttori applicano una “manganatura” (compressioni alternate) che rompe parzialmente le celle, rendendo la lastra più permeabile, morbida ed elastica.
3) Distribuzione della pressione
Strumenti di mappatura pressoria (es. sistemi tipo Ergo Check, con centinaia di sensori) evidenziano come il Memory distribuisca più uniformemente la pressione rispetto a molte strutture a molle, riducendo i picchi localizzati che possono ostacolare la micro-circolazione e disturbare il sonno.
4) Durabilità e mantenimento delle prestazioni
Oltre al comfort iniziale, è fondamentale la stabilità nel tempo. Una base in poliuretano di qualità (spessore tipico ≥ 14–15 cm, densità indicativa ≥ 25 kg/m³) sostiene la struttura ed evita un eccessivo affondamento. Lo strato di Memory dovrebbe essere almeno 5–6 cm per offrire l’effetto “abbraccio” caratteristico.
Domande rapide
Il Memory scalda?
Quanto dura?
Nota: per l’uso quotidiano, il materasso non è composto solo da Memory. Lo strato viscoelastico accoglie; la base in poliuretano sostiene e stabilizza.