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Il materasso in lattice è ergonomico: si modella al nostro peso e non viceversa. È composto da due elementi principali: lastra in lattice e fodera esterna (cover). La qualità e la combinazione di questi elementi determinano comfort, durata e prezzo.
Le 5 regole essenziali
1) Verifica che sia davvero lattice
In commercio esistono prodotti dal nome simile (lattex, novolattex, ecc.) che in realtà sono schiume poliuretaniche. Sulla lastra dev’essere impresso dal costruttore il marchio “100% Lattice / Latex” oppure “100% Naturlatex / 100% origine vegetale”.
2) Controlla l’altezza della lastra (non solo del materasso)
Il costo e il sostegno dipendono soprattutto dallo spessore della lastra. Con imbottiture generose, anche una lastra da 14 cm può portare il materasso a 20 cm complessivi, ma le prestazioni non sono paragonabili a una lastra da 18 cm. Preferisci materassi ispezionabili e diffida di accoppiate con strati “riempitivi”.
3) Zone a portanza differenziata: quante servono?
Durante lo stampaggio si creano fori di diversa ampiezza per ottenere zone più morbide o più rigide. Non conta inseguire il numero più alto: nella pratica 7 zone sono più che sufficienti per accompagnare l’anatomia del corpo.
4) Lattice naturale o misto?
Lattice 100% = miscela di lattice naturale + lattice sintetico S.B.R..
100% Lattice di origine naturale / Naturlatex = almeno 85% di lattice naturale (origine vegetale).
Entrambi possono offrire ottima ergonomia e durata; il naturale costa di più. Affidati sempre al marchio impresso sulla lastra.
5) La cover (fodera esterna)
I materassi sfoderabili sono più igienici e pratici. Scegli tessuti stretch elasticizzati con cerniere su 4 lati, lavabili in lavatrice. Se soffri di allergie, preferisci imbottiture con proprietà anallergiche (es. Aloe, Silver, Bamboo, Thermo, ecc.).
Tip: se il materasso è destinato a persone con forte sensibilità agli acari, abbina cover lavabile a 60 °C e coprimaterasso antiacaro certificato.
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